Una testimonianza dal progetto “Un giorno in dono”

A seguire riportiamo l’esperienza di Francesca, che con il progetto di UBI Banca ha trascorso in Cattafame il suo  “Un giorno in dono” riportato sul periodico “Momenti di noi”.

Lo staff di Cattafame ringrazia Francesca per il lavoro svolto in cascina e per l’amicizia dimostrata e il gruppo UBI Banca per l’utile iniziativa realizzata.

 

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Un giorno in dono

“Guardandoti dentro puoi scoprire la gioia, me è soltanto aiutando il prossimo che conoscerai la vera felicità”  Sergio Bambaren- scrittore

Anche se non ci fosse stato l’input della newsletter avrei comunque voluto raccontare  di questa esperienza fatta per la prima volta l’anno scorso in occasione dell’iniziativa “Un giorno in dono”. Anche se non ho mai fatto volontariato in vita mia, ho pensato che “donare” avrebbe dovuto essere una cosa piuttosto facile basta avere un po’ di motivazione dentro di se. Ho guardato l’elenco delle associazione a cui si poteva “regalarle del tempo” e trovandone una che conoscevo, mi sono subito iscritta. La mia giornata, trascorsa presso la Fattoria Didattica Solidale della Cascina Cattafame ad Ospitaletto (Bs), è iniziata scoprendo di essere l’unica “risorsa” di UBI che avrebbe prestato volontariato: non mi sono fatta intimorire e mi sono subito rimboccata le maniche. Avrei potuto fare di tutto, dalle pulizie, a lavori di segreteria ma mi è stato detto di trovarmi pronta all’arrivo di una cinquantina di “quatrenni” scatenati di una scuola materna della provincia, a cui avrei dovuto fare assistenza durante la loro permanenza in cascina.

Cosa mi ha dato questa esperienza che vorrei trasmettere a tutti voi affinché quest’anno possiamo diventare la prima società come partecipanti all’iniziativa “Un giorno in dono”?

Veramente tanto, sia dal punto di vista umano che emotivo, in quanto le persone che ho incontrato e con cui ho trascorso la giornata sono ragazzi che non hanno avuto una vita “facile”, vita che li ha messo davanti a difficoltà già in giovane età, ragazzi che avrebbero dovuto essere in strutture detentive, a cui invece è stato offerta una seconda opportunità per riscattare gli errori fatti in passato.

Ho capito in poche ore cosa vuole dire aiutare gli altri ed essere parte di un progetto così importante, cercando di stimolare giovani in difficoltà a trovare un’altra strada che possa aiutarli a riscattare un passato non proprio facile. Ma la cosa che mi ha colpito sono le persone che ogni giorno li aiutano e che dedicano ogni minuto della loro giornata a questi ragazzi: è da persone come loro che dobbiamo imparare la generosità, la pazienza, la forza e il coraggio di affrontare situazioni non sempre facili. E ripensando a questa esperienza li ringrazio, perché se è vero che ho donato a loro del mio tempo (una mia giornata di ferie) è quello che ho ricevuto in cambio… il dono più grande.

 

Francesca Sevizio Controllo Rischi